“Il mare rappresenta una risorsa di fondamentale importanza per il nostro territorio. Il nostro obiettivo è quello di creare una offerta turistica che vada oltre la stagione estiva, utilizzando al meglio il patrimonio paesaggistico, ambientale e gastronomico della nostra terra, mettendo in risalto le tante eccellenze della regione”. Lo ha detto Pietro Russo, presidente di Confcommercio Napoli – Imprese per l’Italia, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione “Mare nostrum”, in programma a Sorrento dal 5 al 7 ottobre e a Procida dal 19 al 21 ottobre. Due weekend finalizzati alla promozione, al rilancio e alla conoscenza dei prodotti tipici e delle eccellenze locali del settore ittico ed enogastronomico.

Quattordicimila atleti da 204 Paesi per 39 specialità sportive. E 290 italiani, 164 uomini e 126 donne: i giochi della XXX Olimpiade moderna. Ma al di là delle specialità c’è chi vince sulla carta dei vini. Add a comment Add a comment

Allerta per la grave siccità che abbatte l’Italia, pochi giorni di maltempo e pioggia non sono bastati a rassicurare viticoltori ed enologi circa la salute dei vigneti, si teme che il ritorno di un clima torrido possa far scattare una vera e propria emergenza.

Nessuna paura di 'Nerone' e, almeno per ora, nessuna preoccupazione per l'effetto che le alte temperature potrebbero avere sulla prossima vendemmia e, dunque, sulla qualita' dei vini. Taurasi, Fiano, Greco di Tufo della famiglia Mastroberadino, marchio dell'Avellinese, per ora, infatti, non registrano alcun danno a causa del gran caldo.

Ci siamo. Manca poco all’inizio della XIX edizione di Vinalia, rassegna enogastronomica promossa dal Circolo Viticoltori e organizzata dal Comitato Vinalia, in programma dal 4 al 10 agosto prossimi a Guardia Sanframondi, caratteristico borgo del Sannio beneventano.

La Francia è il primo produttore di vini rosé con 6,5 milioni di hl, seguita dall’ Italia con 5,5 milioni e gli Usa con 3,9 milioni. La produzione mondiale è di 25 milioni di hl.

Il mercato del rosé è in ascesa ed è per il 65 % concentrato in Europa con la Francia che si aggiudica anche il primato del maggiore consumatore e l’Italia primo esportatore con il 36% del mercato mondiale. I vitigni mediterranei appaiono i più inclini a questa tipologia di vini, che però riscontra livelli di gradimento diversi a secondo della tonalità del colore. l Francesi amano i rosé molto chiari (a buccia di cipolla), mentre gli Italiani e gli Spagnoli preferiscono vini dalle tinte più cariche, gli Usa invece si collocano in una posizione intermedia. Il vino rosè ha un’identità alla quale solo recentemente è stata tributata la giusta attenzione. Per molto tempo bistrattato, considerato un non vino prodotto dalla miscelazione di vini bianchi e rossi (pratica per altro vietata per legge), oggi è stato riscoperto e non solo da un pubblico giovane che da sempre apprezza la versatilità di questo vino, ma anche dagli esperti del panorama enologico internazionale. Un buon rosè risolve un pasto e non solo un aperitivo questa idea pian piano sembra stia radicandosi.