Grotta del Sole tradizione ed innovazione
Una passione di famiglia quella dei Martusciello da anni dediti alla vinificazione e ad un’attività capace di vivere ancora oggi, attraversando intere generazioni, nelle esperti mani dei figli e nipoti continuamente impegnati nella valorizzazione dell’ampelografia campana ( la disciplina che studia, identifica e classifica le varietà dei vitigni della nostra regione) e nell’offerta di un’enologia costantemente divisa tra la tradizione e l’innovazione. E proprio con queste premesse, parlando con gli eredi della grande tradizione Martusciello, tutta trasfusa nel progetto “Grotta del Sole” è possibile capire come nella passione per la viticoltura e la scienza dell’enologia risiedono le tracce di un passato che affonda le sue radici nella notte dei tempi.
Solo con queste prerogative e con la convinzione di seguire il prodotto dalla vigna alla bottiglia, è dunque possibile riportare sulle tavole quel nettare tanto caro a Bacco assicurando nel contempo un target qualitativo di grande livello unitamente ad una spiccata convenienza commerciale.
Legata alla caratteristica dei terreni campani e rispettosa delle disciplinari vigenti che prediligono la qualità alla quantità, la produzione delle Cantine “Grotta del Sole” riesce a mantenere vivo quel grande connubio tra la genuinità del passato e la scientificità del presente mettendo a disposizione degli amanti del buon bere, ieri come oggi, una lavorazione che partendo dalla pianta e passando per il mosto giunge ad un controllo capillare capace di esaurirsi soltanto con il tappo e l’etichetta. Costantemente al lavoro per i loro nettari i Martusciello con la prestigiosa etichetta “Grotta del Sole” offrono dunque una vasta gamma di vini campani tra cui i più recensiti e richiesti sono ad esempio: l’Asprinio di Aversa, la Falangina dei Campi Flegrei, la Lacryma Christi del Vesuvio Bianco, Rosso e spumante dolce, il Piedirosso dei Campi Flegrei, ed il Piedirosso Riserva Montegauro ed ancora il Quartodiluna da uve di Falangina e Coda di Volpe e Quartodisole da uve di Piedirosso ed Aglianico.
Per tutti, tra passato e presente, tradizioni e piaceri sensoriali, le cantine “Grotta del Sole” restano un punto di riferimento per regalarsi un attimo di serenità interiore e di felicità per il palato. Partendo dai vini base tutti prodotti in acciaio e commercializzati entro l’anno successivo alla vendemmia ed ancora, lavorando le “riserve” con l’accorto uso del legno di barriques francesi, gli esperti di “Grotta del Sole” scelgono sempre la strada di una tecnologia capace di fondersi con la sapienza scientifica e la saggezza delle antiche tradizioni.
Considerata la molteplicità dei vitigni autoctoni della Campania e la differenza dei microclimi, per i Martusciello è sempre stato fondamentale valorizzare queste differenze facendo in modo che le uve potessero sempre esprimere la loro vera identità nei vini. Passione e sapienza, dunque, sembra essere proprio questo il motto per le cantine “Grotta del Sole” che sulla scia di un antico amore per il territorio campano continuano con i loro vini a portarne alto l’emblema nel mondo.