Tira...baralla

Tira...baralla

Il Ristorante Pizzeria Tira...baralla è un antico ritrovo dei più autentici sapori toscani.

Il Molinetto

Il Molinetto

  Questa e’ la storia della famiglia Ricci che da due generazioni trasforma la sua passione per la cucina romagnola in arte.

Fattoria Fabiocchi

Fattoria Fabiocchi

Genuinità e gusto, piatti tradizionali e sapori autentici, da sempre caratterizzano le proposte dell'agriturismo Fattoria Fabiocchi.

La Luna nel Pozzo

La Luna nel Pozzo

Il ristorante si trova nell'antica ed elegante Villa Piacentini, costruita nel 1880 nelle suggestive campagne ferraresi:

Napoli rivive la tradizione della zuppa di cozze

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Giovedì Santo da Scugnizzi al Vomero (Via Caldieri 53/61 - Napoli) si rinnova la tradizione napoletana della zuppa di cozze (a zuppa e' cozzeche). Il Giovedì Santo è infatti la giornata...

Add'o Guaglione

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La pizza “Champions”? Solo Add’o Guaglione Il “maestro” della pizza fritta con il Napoli nel cuore. Add’o Guaglione, storica pizzeria di via Consalvo a Fuorigrotta gestita da Salvatore...

Pizza Pazza

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Pizza Pazza è una pizzeria ma anche un ristorante storico che vanta un'esperienza di quasi cinquant'ann: il locale aprì infatti nel lontano 1968. 

  
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tiellaLa tiella gaetana è uno di quei piatti da provare almeno una volta; semplice nell’aspetto (non è altro che una focaccia farcita), è però in grado di soddisfare chiunque e al tempo stesso di saziare, essendo un tipico piatto unico. Ciò è dovuto al fatto che si può farcire a piacimento, ma naturalmente esiste una ricetta tradizionale, e con essa una sua storia.


La tiella ha origini antiche ed è un piatto diffuso in più regioni d’Italia: la nostra, “gaetana”, della città di Gaeta, pare sia il frutto di una contaminazione con la cucina pugliese, avvenuta quando nel 1508 il re Ferdinando di Borbone il cattolico diede inizio ai lavori di fortificazione della città, reclutando per l’occasione molti operai provenienti dalla Puglia, appunto. Da allora la tiella si è affermata sempre più come piatto locale e la sua fama sembra non conoscere declino, grazie anche alle infinità di “vere ricette” che circolano nelle famiglie di Gaeta e che ne mantengono viva la tradizione.
Qual è, dunque, la vera ricetta? Essa prevede una miscela di prodotti agricoli ed ittici, rigorosamente poveri, freschi e locali, come l’oliva di Gaeta, insieme ad alici, aglio, prezzemolo, peperoncino amaro, pomodori, olio, sale; per tradizione, va cotta in forno in teglie circolari, da cui prende il nome. Si possono usare anche cipolle, biete, polpi, calamari. Tra le varianti si segnalano quelle di carne e formaggi.
Come si prepara? Per la pasta cresciuta si usano acqua, farina (500 g), sale e lievito di birra (20 g), poi essa va lavorata e divisa in due. La parte inferiore si mette sulla teglia, poi si mettono gli ingredienti e si richiude il tutto con lo strato rimasto di pasta; infine, si cuoce per 45’ a 180°. 
Come ogni piatto che si rispetti, molti fattori ne influenzano la buona riuscita, come il dosaggio e la qualità degli ingredienti, la cottura, la lavorazione della pasta e anche un po’ di fantasia.
Ancora, tre regole sono fondamentali per mangiare la tiella: anzitutto essa va accompagnata dal vino, va mangiata con le mani e poi, per giudicare senza fallire la sua qualità, l’olio che contiene deve scorrere fino ai gomiti. Buon appetito!

Giuseppe Grasso

 

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